Katarte / Picasso torna a Roma dopo un secolo

Picasso. Sipario per il balletto "Parade", 1917. Tempera su tela, cm 1050 x 1640. Musée National d'Art Moderne Centre Georges Pompidou, Parigi. ©Succession Picasso, by SIAE 2017

Picasso torna a Roma dopo un secolo

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Scuderie del Quirinale – Palazzo Barberini, Roma

Fino al 21 gennaio 2018

Con un grande duplice evento Roma celebra l’artista spagnolo con la mostra “Picasso. Tra cubismo e classicismo 1915-1925” alle Scuderie del Quirinale e contemporaneamente a Palazzo Barberini dove è allestito il sipario del balletto Parade (1917), una immensa tela di diciassette metri di base per undici di altezza nella grande sala affrescata da Pietro Da Cortona.

Picasso. Deux femmes courant sur la plage (Due donne che corrono sulla la spiaggia, La corsa. 1922
Deux femmes courant sur la plage (Due donne che corrono sulla la spiaggia (La corsa)], 1922. Gouache su tavola,cm 32,5 x 41,1.

Roma e i Balletti russi

“Cantiamo canzoni napoletane e siamo felici”, questo scriveva Jean Cocteau (1889-1963) in una cartolina inviata a sua madre riguardo il suo soggiorno in Italia. Nel febbraio del 1917 Jean Cocteau invitò Picasso a fare un viaggio a Roma per incontrare il famoso impresario dei Ballets Russes Sergej Djagilev.
Era il momento di tentare nuove emozioni e anche se il cubismo aveva eletto il grande pittore al rango di maestro, adesso la rivoluzione cubista concludeva il suo percorso.

Picasso. Costume per il prestigiatore cinese dal balletto Parade, c. 1917
Balletti russi, Costume per il prestigiatore cinese dal Balletto Parade, c. 1917. Tessuto di raso di seta con tessuto d’argento e filo nero, cappello di cotone con pigtail di lana. © Victoria and Albert Museum, Londra

La compagnia dei Ballets Russes era in tournée nella città eterna con il balletto Parade, dello stesso Cocteau, con le musiche di Erik Satie, ed erano da allestire i costumi, le scene e il sipario. Il viaggio a Roma segnò sia la sua vita artistica e privata perché nella capitale, durante i preparativi dei costumi per il balletto, l’artista spagnolo fu conquistato dalla bellissima danzatrice dei Ballets Russes Olga Khokhlova, che diventerà la prima moglie dopo alcuni mesi.

E’ proprio in uno dei quadri in mostra alle Scuderie “Ritratto di Olga in poltrona” , 1917 che  il maestro spagnolo riprende i temi dell’illustrazione dettagliata nei particolari per immortalare la malinconica bellezza incorporea e radiosa della splendida Olga, il suo amore.

Picasso. Portrait d’Olga dans un fauteuil (Ritratto di Olga in poltrona), 1918. Olio su tela, cm 130x 88,8
Portrait d’Olga dans un fauteuil (Ritratto di Olga in poltrona), 1918. Olio su tela, cm 130x 88,8. Musée national Picasso-Paris, Parigi. Photo: Mathieu Rabeau / RMN-Réunion des Musées Nationaux/ distr. Alinari © Succession Picasso, by SIAE 2017

Picasso, Napoli e la tradizione popolare

Picasso assieme ai suoi amici visitò Napoli e Pompei, un viaggio indimenticabile soprattutto per il pittore spagnolo, molto influenzato dal “colore” della vita popolare. La città del golfo, con le maggiori espressioni della cultura tradizionale napoletana e Roma, città in cui visse il contatto con i tesori archeologici alternati ai capolavori del Rinascimento, e dove riuscì a declinare una personalissima visione dell’antichità classica.

Picasso. Femme assise en chemise (Donna seduta in camicia), 1923. Olio su tela, cm 92,1 x 73. Tate, Bequeathed by C. Frank Stoop 1933. Succession Picasso by SIAE 2017

Femme assise en chemise (Donna seduta in camicia), 1923. Olio su tela, cm 92,1 x 73. Tate, Bequeathed by C. Frank Stoop 1933. Succession Picasso by SIAE 2017

Oltre i bozzetti per le scenografie, i fondali e i disegni dei costumi, il risultato dei due mesi del soggiorno romano fu proprio il sipario del balletto Parade (1917), conservato al Centre-Pompidou di Parigi e che troverete in questa eccezionale occasione nella grande sala di Palazzo Barberini, contornato dagli affreschi di Pietro Da Cortona.

Una fantastica visione dove un balletto, una musica e uno spettacolo raro compongono una sinfonia eccezionalmente diretta da quattro geniali maestri quali Jean Cocteau, Erik Satie, Léonide Massine, Serge Diaghilev e Pablo Picasso.

Picasso. Paul en Arlequin (Paolo vestito da Arlecchino), 1924. Olio su tela, cm 130 x 97,5
Paul en Arlequin (Paolo vestito da Arlecchino), 1924. Olio su tela, cm 130 x 97,5. Musée national Picasso-Paris, Parigi, Dation Pablo Picasso © Succession Picasso, by SIAE 2017

Una mostra senza precedenti, un evento straordinario in Italia di uno dei geni più conosciuti al mondo. Più di cento capolavori, tra tele, disegni, gouaches, fotografie e lettere, cullati dall’architettura di Bernini e Borromini. Tra le opere citiamo “Due donne che corrono sulla spiaggia”, 1912, il celebre “Arlecchino” del 1917, la maschera rappresentata su tela da Picasso in “Paulo come Arlecchino”, il “Saltimbanco seduto con braccia conserte” e “Il flauto Pan”.

La mostra è prodotta da Ales e MondoMostre Skira con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e curata da Olivier Berggruen con Annunciata Liechtestein.

Orari: Da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 20.00. Venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30. L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Biglietti: Tutti i biglietti includono l’audioguida in italiano, inglese e francese
Intero € 15,00. Ridotto € 13,00, Ingresso gratuito fino ai 18 anni

Link: www.scuderiequirinale.it

 

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