Katarte / Dinastia Brueghel. L’arte, magica tradizione di famiglia

Pieter Bruegel il Vecchio. la danza dei contadini, 1568 circa (dettaglio)

Pieter Bruegel il Vecchio. la danza dei contadini, 1568 circa (dettaglio)

Dinastia Brueghel. L’arte, magica tradizione di famiglia

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Palazzo Albergati, Bologna

fino al 28 febbraio 2016

“Brueghel. Capolavori dell’arte fiamminga” è il titolo della mostra che fa rivivere una storia iniziata con il Patriarca della famiglia, Pieter Brueghel il Vecchio, un artista estroso che esplorò con scrupolosità l’avventura umana toccando tutte le tonalità della satira, della magia, dell’iperrealismo e di una percezione tragicomica della vita.

Un evento d’eccezione per celebrare l’età d’oro della pittura fiamminga attraverso la genialità esaltante di cinque generazioni di artisti che hanno scandito il linguaggio e la tendenza dell’arte occidentale. Nel periodo in cui l’Italia del Rinascimento aveva come focus la nobiltà fantastica della figura umana dei grandi pittori Michelangelo, Leonardo da Vinci e Tiziano, nelle Fiandre l’arte nel ‘500 intraprese una parabola decisamente diversa presso un prestigioso centro di cultura e di divulgazione come la città di Anversa.

Pieter ben conosceva e apprezzava la pittura italiana, avendo visitato Roma, Napoli e altre città, ma diversamente dal Rinascimento italiano, il fiammingo mondo bruegheliano di Pieter magnificava la natura come sfondo volubile che assume il ruolo da protagonista ed è quindi illustrata con una ricchezza visiva e una minuziosa cura ai dettagli e alla composizione in uno stile mai espresso prima, creando quello che da secoli è riconosciuto come “il Marchio Brueghel”.

Ne sono esempio la sua Danza dei contadini, La Resurrezione e i capolavori dei suoi discendenti come Pieter Brueghel il Giovane con la sua Danza nuziale, le Sette opere di misericordia e Allegoria dei Quattro Elementi; Abraham Brueghel con Natura morta di frutta in un paesaggio dove si ammicca alla vita di un’umanità semplice, artigiana con il suo quotidiano e le sue ombre, i vizi dei contadini o commercianti, ma anche sulle sue gioie.

Brueghel. La famiglia più famosa dell’arte

Oltre alle opere del Maestro, i visitatori potranno ammirare anche i dipinti dei due figli: il primogenito conosciuto come Pieter il Giovane (1564-1638), imitatore del padre; il secondogenito detto Jan il Vecchio (1568–1625), molto apprezzato per i suoi paesaggi e per le nature morte floreali. Molteplici sono però i talenti di famiglia: nell’esposizione si prosegue con Jan Brueghel il Giovane (figlio di Jan il Vecchio), autore di paesaggi e composizioni floreali e del cugino Abraham Brueghel (1631-1697), figlio di Pieter il Giovane, detto il Napoletano perché soggiornò spesso nella città partenopea, per finire con Ambrosius Brueghel specializzato in nature morte con fiori.

A corollario dell’evento, una selezione prestigiosa di artisti. Frans de Momper, Frans Francken, Hendrick van Balen, Jan van Kessel il Vecchio e Joos de Momper che con altri hanno collaborato ad arricchire uno dei secoli della storia dell’arte più fecondo e affascinante, insieme ai membri della famiglia Brueghel, eccellenti maestri del dettaglio ed esperti nell’arte pittorica di “fotografare” i personaggi, gli animali, i fiori e gli utensili della campagna.

Sei i gruppi tematici in cui è ordinata la mostra. Prima sezione; Il giudizio morale, tra salvezza e condanna, dove si confrontano l’opera del ‘500 la Resurrezione del 1563 di Brueghel il vecchio e I Sette Vizi Capitali di Hieronymus Bosch suo maestro. Seconda sezione; La natura regina. Terza sezione; Soldati e cacciatori nella luce dell’inverno. Quarta sezione; Storie di viaggiatori e mercanti. Quinta sezione; Le allegorie, racconti delle meraviglie. Sesta sezione; Splendore e vanità della vita silente. Settima sezione; La danza degli ultimi.

Nell’ultima sezione ammiriamo La Danza nuziale all’aperto e la Sposa di Pentecoste, di Pieter Brueghel il Giovane, con soggetto folkloristico-rurale che inneggia alla vita dei contadini tra balli e banchetti, riproducendo la genuinità della festa popolare.
La mostra è curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider, direttore della Städtische Galerie di Paderborn der Reithalle, con il patrocinio del Comune di Bologna. Allestimento e organizzazione di Arthemisia Group. Catalogo Skira.

ORARIO: da lunedì a domenica dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un’ora prima)

BIGLIETTI: Intero € 13,00 (audioguida inclusa); Ridotto € 11,00

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