Katarte / MADDALENA. Il mistero e l’immagine

Maddalena. Santa Maria Maddalena penitente nel deserto, 1825. Olio su tela. Francesco Hayez

Francesco Hayez, Santa Maria Maddalena penitente nel deserto, 1825. Olio su tela, cm 125x102x4. Collezione Franco Maria Ricci, Labirinto della Masone, Fontanellato (Parma)

MADDALENA. Il mistero e l’immagine

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Musei San Domenico, Forlì

Manca oramai poco all’apertura dell’attesa mostra su Maddalena. Il mistero e l’immagine che mira per l’appunto ad indagare, attraverso alcune delle più preziose e affascinanti opere d’arte di ogni tempo, dal III sec. d.C. al Novecento, il mistero irrisolto, che ancora inquieta e affascina, della figura di Maria di Màgdala.

La mostra, che inaugurerà il 26 marzo ai Musei San Domenico di Forlì, aprirà i battenti al pubblico il 27. Un percorso grandioso che va dai precedenti iconografici di epoca classica pre-cristiana, centrati sull’estetica del dolore e la teatralità delle emozioni, lungo il Medioevo il Rinascimento e il Barocco, fino alle rappresentazioni ottocentesche e novecentesche nelle quali la figura di Maddalena diviene emblema della protesta e del dramma di un’epoca.

A lei l’arte, la letteratura, il cinema hanno dedicato centinaia di opere e di eventi. L’arte soprattutto, ponendola al centro della propria produzione, e dando vita a capolavori che segnano, lungo la trama del tempo, l’arte stessa e i suoi sviluppi. E come in uno specchio, ogni epoca l’ha guardata, guardandosi; l’ha contemplata, cercando l’ideale di sé, della propria immagine; l’ha sorvegliata e spiata, scoprendo i propri vizi dentro le proprie virtù.

Il percorso espositivo, è stato precisato durante una conferenza stampa, partirà dal III secolo d.C. per arrivare al Novecento con oltre 200 opere provenienti da tutti i più importanti musei al mondo. Non c’è grande artista che non si sia ispirato della Maddalena.

Tra i grandi maestri presenti in mostra sono presenti da Giotto a Caravaggio, da Botticelli a Tiziano, Da Donatello a Crivelli a Signorelli, da Tintoretto a Rubens, da Canova ad Hayez, da Guttuso a Melotti e ancora Masaccio, Van der Weiden, Bellini, Perugino, Barocci, Savoldo, Mazzoni, Tiziano, Veronese, Domenichino, Lanfranco, Mengs, Delacroix, Böcklin, Previati, Rouault, Chagall, De Chirico, Guttuso, Melotti, Sutherland e Bill Viola.

Capolavori di ogni tempo che hanno immaginato e figurato il mistero ancora irrisolto, che inquieta e affascina, di una donna chiamata Maria, collegata a eventi fondamentali nella vita e la morte di Gesù di Nazareth. A lei, Maria Maddalena, una donna in un tempo nel quale la testimonianza delle donne non aveva alcun valore giuridico, prima ancora degli apostoli, il cristianesimo affida il suo messaggio fondamentale.

“Con lei – osserva il direttore generale della mostra Gianfranco Brunelli – l’arte si è confrontata trovando occasioni interpretative per ridefinire volta a volta sé stessa e rappresentare il sentimento del proprio tempo, fino a trasformarla in un mito”.

Curatori: Fernando Mazzocca, Cristina Acidini, Paola Refice

Biglietti:

intero da 15 €

Orari:

dal lunedì al venerdì: 9.30-19.00; sabato, domenica e festivi: 9.30-20.00

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