Katarte / Firenze, dopo 50 anni, ha il suo Museo Novecento, ricco di 300 opere

Opera di Emilio Vedova (part.)

Firenze, dopo 50 anni, ha il suo Museo Novecento, ricco di 300 opere

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Spedale delle Leopoldine, Firenze

Dal 24 giugno 2014

“Il Museo Novecento propone non solo opere inedite ma una nuova idea di museo – ha spiegato Valentina Gensini -. Si tratta di un museo immersivo, che offre un’esperienza unica e personalizzata al visitatore: opere d’arte, installazioni, dispositivi sonori, apparati multimediali costruiscono il racconto del Novecento in un percorso a ritroso che dagli anni Novanta ci conduce alle avanguardie di inizio secolo”. “Il taglio fortemente interdisciplinare consente al visitatore di apprezzare le opere d’arte in relazione al contesto in cui sono state prodotte, con affiancamenti di composizioni musicali, poesia, riviste letterarie, bozzetti di teatro, sale cinema, nonché oltre mille documenti, video, interviste televisive, foto d’epoca, registrazioni radiofoniche relative alle opere in mostra e a Carlo Ludovico Ragghianti, cui dobbiamo tutto il nostro patrimonio – ha continuato il curatore scientifico Gensini -. Il Museo Novecento si pone dunque l’obiettivo ambizioso di realizzare un sofisticato percorso museale accessibile a tutti, ed aperto ad una fruizione personale in cui il visitatore diviene ricercatore ed in cui le arti si intrecciano nella restituzione flagrante delle straordinarie esperienze che hanno visto Firenze e l’Italia al centro delle ricerche artistiche internazionali”.

Sala espositiva
Sala espositiva

Suddiviso in 15 ambienti espositivi, il nuovo museo fiorentino ospita una collezione di circa 300 opere, organizzate “a ritroso”, in un percorso che dal 1990 risale fino ai primi anni del cosiddetto “secolo breve”. Da De Chirico a Morandi, da Emilio Vedova a Renato Guttuso, fino alla sezione fiorentina alla Biennale di Venezia, il Museo Novecento unisce in sé due nature: di museo civico, attraverso un racconto che lega le collezioni civiche del Novecento alla storia della città, andando ad integrare il patrimonio cittadino con testimonianze delle vicende artistiche nazionali e internazionali, che hanno segnato il territorio dalla seconda metà degli anni Sessanta.

Fortunato Depero. Nitrito in velocità, 1932 ca., olio su tela. Collezioni civiche. Dono Alberto Della Ragione
Fortunato Depero. Nitrito in velocità, 1932 ca., olio su tela. Collezioni civiche. Dono Alberto Della Ragione

La presenza della musica, della poesia, del cinema, dell’architettura, il racconto della contaminazione tra arti, moda e comunicazione di massa che hanno caratterizzato tanta parte del secolo, ricostruiscono l’ambito di produzione delle opere, facilitandone la comprensione in una proposta museologica innovativa ed interdisciplinare.

Lungo il percorso, il format multimediale “Dentro il Novecento” presenta materiali di approfondimento come documenti, fotografie d’epoca, interviste televisive, riviste e brani letterari, ma anche video documentari appositamente prodotti dalla Direzione Cultura del Comune di Firenze per il Museo, offrendo così al visitatore ampie possibilità di approfondimento ed una visita personalizzata in base ai propri interessi.

Mirko Basaldella
Mirko Basaldella

Dalla partecipazione nel 1988 alla Biennale di Venezia dei giovani scultori fiorentini Antonio Catelani, Daniela Di Lorenzo e Carlo Guaita, risalendo fino al dopoguerra di Ottone Rosai, nelle sale del Museo Novecento si incontrano la prima musica elettronica, la poesia visiva, l’architettura radicale e il cinema d’artista; lo shock dell’alluvione del ’66 e l’appello di Ragghianti a cui rispondono oltre duecento artisti riuniti nella mostra Gli artisti per Firenze (1967), primo nucleo del progetto per un Museo Internazionale di Arte Contemporanea); e ancora, à rebours, il Maggio Musicale Fiorentino e le sfilate di Pitti, accanto a molte delle opere più significative della prima metà del Novecento italiano presenti nella collezione donata nel 1970 dal colto ingegnere Alberto Della Ragione.

Sede del Museo è l’antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella. Il complesso monumentale è stato recuperato grazie a un lungo e delicato lavoro di restauro, curato dal Servizio Belle arti del Comune di Firenze grazie al determinante contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Partner è Il Gioco del Lotto, che il 28 e 29 giugno aprirà gratuitamente il Museo, offrendo visite guidate, laboratori per famiglie “Io gioco con l’arte” e intrattenimento musicale.

Un particolare abbonamento annuale del costo di soli 10 euro consentirà ai visitatori di tornare più volte usufruendo di tutte le iniziative e le conferenze proposte.

Orari di apertura
Orario estivo (1 aprile – 30 settembre)
Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 21:00
Giovedì 10:00 – 14:00
Venerdì 10:00 – 23:00
Sabato – Domenica 10:00 – 21:00

Orario invernale (1 ottobre – 31 marzo)
Lunedì, Martedì e Mercoledì 10:00 – 18:00
Giovedì 10:00 – 14:00
Venerdì 10:00 – 21:00
Sabato – Domenica 10:00 – 20:00

Costo del biglietto:
Museo : € 8,50 (ridotto: € 4 per 18-25 anni e >65 anni e studenti universitari; gratuito per <18 anni e gruppi di studenti e rispettivi insegnanti,
guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM)
Mostra temporanea : € 4 (ridotto: € 2 per 18-25 anni e >65 anni e studenti universitari; gratuito per <18 anni e gruppi di studenti e rispettivi
insegnanti, guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM)
Cumulativo museo e mostra : €10
Abbonamento annuale : € 10
Attività didattica : € 5

Link: www.museonovecento.it

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