Katarte / Guido Reni e i Carracci tornano nella loro Bologna

Guido Reni. Cleopatra, 1640 - 42 (dettaglio). Olio su tela, cm. 91 X 73

Guido Reni. Cleopatra, 1640 - 42 (dettaglio). Olio su tela, cm. 91 X 73

Guido Reni e i Carracci tornano nella loro Bologna

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Palazzo Fava, Palazzo delle Esposizioni – Bologna

fino al 13 marzo 2016

“…Se i saggi ti chiedono perché quest’incanto sia effuso invano sulla terra e il cielo, di’ loro cara, che se gli occhi furono creati per vedere, allora la bellezza trova in se stessa la propria ragion d’essere.” ( R. W. Emerson)

Ritornano nella loro città molte delle tele di maestri bolognesi in un evento di grande rilievo dal titolo “Guido Reni e i Carracci. Un atteso ritorno.” I Musei Capitolini di Roma, in fase di restauro, onorano dopo alcuni secoli la città felsinea con opere provenienti dalle collezioni del Cardinal Giulio Sacchetti, Legato Pontificio a Bologna, e della Famiglia Pio, acquirenti anche di Caravaggio.

I capolavori di Annibale e Ludovico Carracci, Domenichino, Prospero Fontana, il fiammingo Denis Calvaert, Sisto Badalocchio e Francesco Albani sono i protagonisti di una stagione artistica straordinaria a cavallo tra XVI e XVII secolo con il rinsaldarsi di rapporti artistici e politici tra Bologna e Roma che favorì nella città emiliana il movimento di pittori che fu all’altezza di conquistare il favore di mecenati e facoltosi compratori nella città del papato.

I capolavori di Guido Reni e i Carracci

Tra le oltre 30 opere ammiriamo due tele di San Francesco di Annibale Carracci, Allegoria della Providenza e Santa Cecilia di Ludovico, la Natività della Vergine di Francesco Albani, il San Girolamo che si batte il petto con una pietra di Guido Reni che, con le enigmatiche sue tele incompiute, Fanciulla con corona, Cleopatra, Lucrezia, Donna con vaso, le ritrae avvolte nel mistero, eteree, assieme a molte altre interessanti opere del Cinque-Seicento bolognese.

L’Anima beata, per finire, è un capolavoro che sintetizza l’intenso sentimento religioso di un Guido Reni che mira al definitivo concetto di un’espressione artistica circoscritta e spoglia, immediata e sincera nell’assoluta assenza di una descrittività superflua. Un corpo perfetto nudo di un giovane alato che solleva gli occhi al cielo con le braccia spalancate in un gesto di implorazione.

Curatore: Sergio Guarino
Enti promotori: 
Pontificio Consiglio della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città, Assessorato Cultura e Sport di Roma
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

Orari: Lunedì dalle 12 alle 19; Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica 10-19; Sabato 10-20.
Biglietti: intero €13, ridotto € 11; ridotto speciale gruppi € 8; ridotto scuole/ragazzi € 5,00

Link: www.genusbononiae.it

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