Katarte / L’Espressionismo tedesco. L’urlo e lo spirito da Kirchner a Nolde
Emil Nolde. Crocifissione, 1912. Olio su tela, (dettaglio)
Biglietti non disponibili
fino al 12 luglio 2015
“È stata una fortuna che il nostro gruppo fosse composto da persone di vero talento, i cui caratteri e doni, anche nell’ambito delle relazioni umane, non lasciavano loro altra scelta se non la professione dell’artista”. E. L. Kirchner[/box]
“L’uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso. Un passaggio periglioso, un periglioso essere in cammino[…] La grandezza dell’uomo è di essere un ponte non uno scopo: nell’uomo si può amare che egli sia una transizione e un tramonto”. Friedrich Nietzsche – Così parlò Zarathustra.
Forse il concetto enunciato da Nietzsche era l’intento del gruppo di ragazzi di Dresda, ma non immaginavano certo di dare inizio ad una rivoluzione artistica i quattro studenti di architettura Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt‐Rottluff e Fritz Bleyl quando sancirono di unirsi il 7 giugno 1905 e dare vita al gruppo Die Brücke (Il Ponte), non a caso parallelamente a quello dei Fauves francesi. Gettare, appunto, un ponte tra la pittura accademica ed una effettiva evoluzione, un nuovo stile, una dichiarata sfida dove gli artisti di Die Brücke mettono l’accento sull’emozione, la sensualità, alla ricerca di una vigorosa estrinsecazione, capace di risvegliare, pungolare e rendere complice l’astante. Nasce così l’Espressionismo Tedesco, una corrente che erompe dalla consapevolezza degli artisti e che sottintende intime e dolorose meditazioni sull’emarginazione e l’alienazione dell’individuo.
Nitidezza di contorni privi di sfumature, pennellate nere e uso di campiture energiche e discordanti caratterizzano lo stile di Die Brücke, sovvertendo spazio e prospettiva. Uno stile che è un invito spalancato ad altri artisti con valori affini. Emil Nolde, la cui pittura è andata nella stessa direzione del Die Brücke, si è unito al gruppo nel 1906, rimanendo membro solo per pochi mesi in quanto più vecchio e più prudente rispetto ai giovani attivisti. Obiettivo dell’evento è quello di introdurre i diversi impulsi della corrente espressionista nel primo momento della sua nascita che precede la prima grande guerra (1905-1913), e di collocarli nello scenario dell’arte moderna internazionale dei primordi del XX secolo. Una rassegna esclusivamente consacrata alle effervescenti e sconvolgenti tele del gruppo.
“Ed ecco urlare la disperazione: l’uomo chiede urlando la sua anima, un solo grido d’angoscia sale dal nostro tempo. Anche l’arte urla nelle tenebre, chiama al soccorso, invoca lo spirito: è l’Espressionismo“. Così lo scrittore austriaco Hermann Bahr battezzò in sintesi il movimento Espressionista che da Dresda si propagò anche nella Letteratura, il Cinema e la Musica. Da Munch e Ensor si assorbe l’archetipo del viscerale grido che svela l’afflizione degli artisti. Un tormento abissale e un disagio esistenziale che si riverbera in Nudo disteso davanti allo specchio di Kirchner, Ragazza che suona il liuto e Giovane uomo e ragazza di Erich Heckel, Donna pensierosa e Ragazza intenta nella toilette , entrambi di Karl Schmidt-Rottluff, fotografando una fondamentale testimonianza delle aspre disapprovazioni mosse dal Gruppo contro il conformismo della borghesia e le relative convenzioni sociali.
Un rivoluzionario movimento nella cultura tedesca e in tutta l’Europa Occidentale. È Kirchner a comporre il manifesto del movimento, in cui si dichiara che “chiunque riproduce direttamente e onestamente quella forza che lo spinge a creare ci appartiene” mentre Bleyl dipingerà il poster della prima mostra del gruppo, poi censurato dalla polizia.
La mostra, con oltre 150 opere tra olii su tela e su cartone a tempere, disegni, incisioni su legno, carboncini, pastelli e acquerelli su carta, litografie e acqueforti, tutti provenienti dal Museo berlinese, è realizzata in collaborazione con il Brücke Museum di Berlino, MondoMostre Skira e promossa dal Comune di Genova e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per il tramite della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, con la collaborazione della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale e della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. La realizzazione del catalogo è curata da Skira editore.
Orario. Lunedì 14-19; dal martedì alla domenica, 9-19. Giovedì apertura serale, 09 – 22.30. La biglietteria chiude un’ora prima.
Biglietti. Intero con audioguida, € 13,00 (le audioguide, incluse nel prezzo del biglietto, sono rivolte esclusivamente ai visitatori singoli).
Ridotto, € 11,00; Ridotto scuole, € 4,00. Infoline e prevendita: Tel.: +39 010 9280010
Informazioni e prenotazioni scuole: Tel. +39 010 8171604 – prenotazionescuole@palazzoducale.genova.it
Link: www.espressionismogenova.it
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